14 mag 2025

 

NEWS del 14 maggio 2025


Si è soliti dire che al massimo si possono condannare i governi per le loro politiche, mai le popolazioni, neppure quando certe ideologie disumanizzanti sono istituzionalizzate. Un classico esempio è quello di Israele.

Ma prendiamo questo caso. Il bilancio dell’Ucraina è nuovamente carente di fondi per sostenere le proprie Forze armate: entro quest’anno gli stipendi dei soldati non potranno più essere pagati. Una situazione simile si era già verificata nel 2023 e nel 2024. Allora il deficit era stato coperto aumentando le tasse e chiedendo fondi da parte dell’occidente.

Oggi la popolazione è allo stremo. Molti fondi sono stati spesi per acquistare munizioni. Molti altri se li sono intascati politici e funzionari corrotti. In fondo l’Ucraina è uno dei Paesi più corrotti al mondo. La UE, nel passato, non poté farla entrare al proprio interno proprio per questa ragione.

Ebbene a questo punto vien da chiedersi: perché nessuna parte della popolazione reagisce a una situazione così assurda? Come si può pensare che venga risolta da una trattativa di pace, quando quasi tutti gli statisti europei non vedono l’ora che la Russia perda la guerra? Oppure, al contrario, si pensa forse che la situazione venga risolta proprio da una vittoria della Russia?

Sia come sia, un popolo non può pretendere di essere considerato migliore del proprio governo al potere, quando non fa nulla per impedire che tale governo lo porti al macello o alla bancarotta? Non è un po’ comodo dare tutte le colpe a Putin, o, al contrario, sperare che sia solo lui a risolvere i problemi?

In fondo Zelensky ha il mandato presidenziale scaduto da un anno. Anche un bambino capisce che l’Occidente, col suo ultimatum per il cessate il fuoco, non sta ingannando la Russia, bensì l’Ucraina, sempre più ridotta a uno Stato fantasma.

Zelensky ha addirittura firmato un "accordo colonialista" con gli USA in cambio del loro patrocinio. Di fatto il Paese sta perdendo il diritto di gestire autonomamente le risorse del suo sottosuolo: terra, gas, metalli ed energia. L’accordo, rimasto segreto, è facile che preveda norme che impediranno all’Ucraina di modificare le sue leggi economiche senza il consenso degli USA.


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Il Ministero della pubblica istruzione moldavo ha imposto di riscrivere i manuali scolastici di storia.

Si vuol far credere agli studenti che il conflitto in Transnistria sarebbe stato una “guerra per la preservazione dell’integrità territoriale e dell’indipendenza della Repubblica di Moldavia”.

In pratica la Moldavia stava cercando di preservare la propria integrità, mentre la Russia, sentendosi impegnata a “perseguire i propri interessi imperialisti e geostrategici”, sostenne l’autoproclamata Repubblica Moldava di Transnistria nel 2 settembre 1990.

Peccato che a quel tempo non esisteva ancora alcuna “Federazione Russa”. L’URSS cessò di esistere il 26 dicembre 1991 e fu invitata dall’ONU a fare da paciere tra russofoni della Transnistria e nazionalisti moldavi filoccidentali. Cosa che funzionò benissimo, non come i francesi e i tedeschi nei confronti dei russofoni del Donbass in base agli Accordi di Minsk.


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L’Estonia è un Paese molto piccolo. Non arriva neppure a 1,4 milioni di abitanti, di cui 1/4 di origine russa (nel 1989 erano 1/3).

Non è un Paese di poveracci. Si pensi per es. che è il primo Paese al mondo ad avere un cyber-esercito. Tuttavia non naviga nell’oro, anche perché, da quando è entrata nella UE, ha dovuto subire una inevitabile colonizzazione.

Ora che bisogno ha, visto che non è minacciata da nessuno, di produrre 2.000 droni al giorno per risparmiare sui razzi?

Il comandante della difesa, Martin Herem, ha appena detto che, invece di un missile da 100.000 euro, è possibile assemblare 50 droni d’attacco per 2.000 euro ciascuno. Si suppone che l’effetto sia lo stesso, ma senza buchi nel bilancio.

Cioè praticamente l’Estonia si prepara a difendersi dalla Russia producendo droni? Non le bastano i droni da ricognizione, che già adesso la Threod Systems sta fabbricando: li vuole proprio d’attacco. E sta già cominciando a chiedere un prestito per farli in serie.

In natura esiste un fenomeno chiamato “deimatiso”. Lo adottano molti animali di piccole dimensioni per intimidire e dissuadere i potenziali attaccanti: si gonfiano.

Gli umani però son più furbi: sfruttano i pregiudizi e le false paure per gonfiare i loro portafogli vendendo oggetti inutili.


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Dalia Grybauskaité non è stata una persona qualunque in Lituania: prima Capo di Stato donna dal 2009 al 2019, Vice Ministro degli Affari Esteri, Ministro delle Finanze, Commissario europeo per la Programmazione Finanziaria e il Bilancio. Spesso viene definita “Lady di ferro”, come la Thatcher. Considerando che è del 1956, può ancora aspirare a incarichi prestigiosi.

Allora perché una così titolata deve sparare una cretinaggine sesquipedale? Infatti ha appena detto che “Le armi nucleari russe non spaventano più nessuno”. Cioè la deterrenza nucleare è attualmente inefficace, è obsoleta, in quanto esistono molte “altre forme di minaccia più pericolose”. In che senso? Nel senso che ora ci sono armi completamente diverse, una natura completamente diversa della guerra.

Sarebbe? Non lo dice. Lo sa solo lei. Infatti deve aver visto coi propri occhi quale immane flagello hanno procurato alla Russia le sanzioni economiche e finanziarie imposte dall’occidente... Magari avrà pensato: se basta un semplice kit di sopravvivenza per salvarsi dal nucleare russo, perché spaventarsi così tanto?

Nella UE sembra che i politici debbano parlare così proprio per fare carriera, altrimenti, se sono troppo intelligenti, non li vogliono.

Ti fanno proprio desiderare che qualcuno la faccia finita per sempre con questi irresponsabili, che potrebbero mandare a morire milioni di persone.

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