17 mar 2025

 

Ha detto Bernie Sanders al Senato americano


Ciò per cui Musk e chi gli sta attorno stanno lottando con tanta aggressività è ciò che le classi dominanti hanno sempre desiderato e creduto fosse loro di diritto: più potere, più controllo, più ricchezza. E non vogliono che le persone comuni e la democrazia intralcino il loro cammino.

Nell’America prerivoluzionaria la classe dominante governava attraverso il “diritto divino dei re inglesi”. Oggi gli oligarchi credono che, in quanto padroni della tecnologia e “individui dall’intelligenza superiore”, abbiano il diritto assoluto di governare. In altre parole sono i re dei nostri tempi.

Oggi Musk, Bezos e Zuckerberg hanno una ricchezza combinata di 903 miliardi di dollari, più di quanto possieda la metà più povera della società americana: 170 milioni di persone. Dall’elezione di Trump, incredibilmente, la loro ricchezza è esplosa. Elon Musk è diventato 138 miliardi di dollari più ricco, Zuckerberg 49 miliardi più ricco e Bezos 28 miliardi più ricco. Sommando il tutto, i tre uomini più ricchi d’America hanno accumulato 215 miliardi di dollari in più dal giorno delle elezioni.

Nel frattempo il 60% degli americani vive di stipendio in stipendio, 85 milioni non hanno un’assicurazione sanitaria adeguata, il 25% degli anziani cerca di sopravvivere con meno di 15.000 dollari all’anno, 800.000 persone sono senzatetto e gli Stati Uniti hanno uno dei tassi di povertà infantile più alti tra i paesi avanzati.

Gli oligarchi attaccheranno presto i programmi per la sanità, la nutrizione, l’edilizia abitativa e l’istruzione che proteggono i più vulnerabili, così che il Congresso possa garantire enormi sgravi fiscali a loro e agli altri miliardari.

Come re moderni, convinti di avere il diritto assoluto di governare, non esiteranno a sacrificare il benessere delle persone comuni per difendere i propri privilegi.

Inoltre utilizzeranno i giganteschi mezzi di comunicazione che possiedono per distogliere l’attenzione dagli effetti delle loro politiche, continueranno a spendere enormi somme di denaro per comprare politici di entrambi i principali partiti. Stanno conducendo una guerra contro la classe lavoratrice di questo Paese, e hanno tutta l’intenzione di vincerla.

La nostra economia è truccata, il nostro sistema di finanziamento delle campagne elettorali è corrotto… Ma so una cosa: la più grande paura della classe dirigente in questo Paese è che gli americani – neri, bianchi, latini, delle città e delle campagne, gay e etero – si uniscano per chiedere un governo che rappresenti tutti noi, non solo una ristretta élite di ricchi. Il loro incubo è che noi non ci lasciamo dividere in base alla razza, alla religione, all’orientamento sessuale o alla nazionalità d’origine e che, insieme, troviamo il coraggio di sfidarli. –

Ora, leggendo queste belle frasi, una domanda sorge spontanea: perché gli americani, in genere, la pensano come gli oligarchi? E se non la pensano come loro, perché sono così rassegnati a farli governare? E se non sono rassegnati, cosa manca agli americani per dimostrare che sanno essere anche politicamente rivoluzionari?

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