27 mar 2025

 

NEWS DEL 27 marzo 2025


Il governo della Repubblica Ceca è terrorizzato. Infatti teme che buona parte delle truppe ucraine, dopo aver perduto la guerra con la Russia, vorranno ricongiungersi coi parenti già presenti come profughi nel proprio territorio, e che molti soldati, soprattutto i veterani, possano essere pericolosi o squilibrati, anche perché influenzati da idee fasciste o addirittura naziste. E per il governo sarebbe meglio che restassero nel loro Paese, contribuendo alla sua ricostruzione.

Vorrei chiedere a questi statisti così preoccupati, peraltro legittimamente: non ci potevate pensare prima? Perché avete contribuito ad armare e finanziare il governo neonazista di Kiev? Chi vi obbligava a farlo? Come potevate pensare che l’Ucraina avrebbe potuto vincere la guerra contro la Russia?


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In Europa al momento siamo messi così: la Germania, che prima non faceva altro che parlare di austerità, ora si comporta come il figliol prodigo, volendo spendere il più possibile nel riarmo.

Inghilterra e Francia pretendono invece di definire la politica militare europea, volendo inviare truppe in Ucraina. E la prima non fa neppure parte della UE.

Si dà per scontato che se la Russia si prenderà la parte orientale dell’Ucraina, quella a est del Dnepr, la parte occidentale sarà a disposizione dei primi arrivati, o di chi riuscirà a stabilire i contratti più vantaggiosi. USA e UE stanno facendo capire agli ucraini che se pensavano di ricevere soldi e armi a titolo gratuito, allora son proprio degli ingenui.

Quindi, a ragion di logica, l’occidente manderà le sue truppe nell’area occidentale dell’Ucraina, che la Russia lo voglia o no. Per pace s’intende una spartizione di territori altrui. A nessuno importa che la Russia sia intervenuta per difendere i russofoni del Donbass. Piuttosto agli americani e agli europei preme ricavarci qualcosa da un forte investimento che dura da oltre tre anni. L’Ucraina viene considerata come un titolo di stato, cioè come un investimento che poteva rendere di più se gli ucraini avessero vinto la guerra. Ora si cerca di non rimetterci, anzi possibilmente di guadagnarci lo stesso qualcosa.


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Il leader del partito conservatore sociale britannico Heritage Party, David Curtin, ha detto che “Il prolungamento e l’escalation del conflitto con la Russia porteranno alla terza guerra mondiale”. Per questa ragione, secondo lui, il capo della diplomazia dell’UE, Kaja Kallas, dovrebbe dimettersi. È troppo russofoba.

A me fa piacere che un uomo di destra sia più ragionevole di un laburista come Starmer. Però bisogna ammettere che non ha alcun senso chiedere di sostituire una guerrafondaia con una persona più diplomatica, senza chiamare in causa la questione della sicurezza globale nell’intera Europa, che non coincide certo con la UE, e che è molto più urgente e complessa delle fisime di qualunque singolo politico.

Se la UE non è in grado di garantire una sicurezza continentale per colpa della NATO, il problema è suo, non della Russia.

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