13 mar 2025

Quale disarmo nucleare

Ha detto Mikhail I. Ulyanov, esperto militare russo: “Trump parla della quasi completa distruzione degli arsenali nucleari. Temo che stia correndo troppo. Non possiamo parlarne in questa fase, ma alcune riduzioni e alcune misure di controllo degli armamenti sono abbastanza comprensibili: abbiamo esperienza.”

È prematuro parlarne perché nella UE si parla del contrario: quasi tutti gli statisti pensano al riarmo, in previsione del fatto che gli USA vogliano uscire dalla NATO (che poi – siamo seri – non avverrà mai).

Ormai la differenza nella narrativa è una sola: il riarmo deve essere della UE nel suo insieme o dei singoli Stati membri? Infatti il giorno in cui si deciderà di muovere guerra alla Russia, si pensa che sia meglio farlo come Unione Europea, ma nel frattempo ci si chiede quale struttura difensiva creare (che poi – siamo seri – sarà offensiva). Si è infatti parlato di 800 miliardi di euro, partendo dal tetto di una casa comune e trascurando del tutto le fondamenta.

E poi ammettiamolo: Trump & soci dicono d’aver intenzione di uscire dalla NATO solo perché non vogliono più sostenerne l’onere finanziario maggiore, poi perché vogliono che la UE, pensando a riarmarsi in autonomia, vada negli USA a fare la “spesa”.

In ogni caso la Russia non può pensare a un disarmo nucleare nei confronti degli USA, senza pensare, contemporaneamente, che esistono armi nucleari in tutta Europa, incluso il Regno Unito. 

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